Cura del Bruxismo

Il Bruxismo rappresenta oggi, in una società nella quale le proprie emozioni e sentimenti vanno sempre più mascherate e sopite, una delle affezioni in aumento. Questo perché il nostro corpo estrinseca le emozioni trattenute, soprattutto durante la fase di sonno. Grazie ai sogni e ai movimenti mandibolari, il nostro cervello “scarica” tutte le tensioni accumulate durante il giorno, attenuando a livello centrale il livello di adrenalina accumulato.

Purtroppo, tutto ciò si ripercuote sulla dentatura e sulle articolazioni della mandibola (ATM, Articolazioni Temporo-Mandibolari), con innumerevoli conseguenze. La dentatura va incontro a vere e proprie “usure”, con abbassamento dell’altezza dei denti e modifica della forma e quindi del modo di lavorare dei singoli denti. Ciò si ripercuote inoltre sulle ATM, che, oltre al sovraccarico di lavoro notturno,dato dal forte serraggio muscolare, iniziano a lavorare con una chiusura più accentuata, legata proprio alla perdita della dimensione verticale, cioè dell’altezza fisiologica di lavoro tra le due arcate dentarie. Questo si ripercuote sulla posizione delle cerniere (condili), che schiacciano la parte posteriore dell’articolazione, creando dolore e irradiazione anche all’orecchio.

La terapia del Bruxismo consiste nell’intercettare i movimenti patologici, con dispositivi morbidi o rigidi, secondo il caso, impedendo in primis il contatto tra i denti antagonisti (e quindi l’usura dei piani masticatorii…) e in seguito la motilità patologica delle ATM, con rialzo occlusale che decomprime l’articolazione dolente.
Ogni caso va attentamente studiato, previa esecuzione di Rx delle ATM, cefalometria per evidenziare angoli di lavoro scorretti e calchi studio, sui quali andranno poi realizzati i dispositivi di correzione(BYTE).