Paradontologia

Oggi sono sempre più numerosi i Pazienti affetti da malattie delle gengive. Da un lato, legate ad un’igiene orale troppo frettolosa (chi impiega almeno 3/5 minuti per la pulizia dei denti dopo mangiato?); dall’altro alla mancanza di una cultura delle visite di controllo periodiche dal Dentista, che, con la sola rimozione del tartaro e della placca batterica, del catrame e nicotina depositati sui contorni dentali e al di sotto del bordo gengivale, migliora di molto la salute generale della bocca.
Questo per impedire il ristagno di sostanze e batteri che, alla lunga, provocano gengiviti, retrazioni dei margini, alitosi, tasche gengivali, fino alla mobilità di denti altrimenti sani, ma che perdono il legamento che mantiene la radice unita all’osso.
Laddove si ritrovino problematiche di questo tipo,sarà importante eseguire una diagnosi del singolo problema, al fine di instaurare il protocollo terapeutico corretto: si va dalla semplice pulizia delle tasche gengivali, con la disinfezione delle stesse ed il posizionamento di gel medicati, fino agli interventi di chirurgia parodontale, dove si vanno a riposizionare i bordi gengivali retratti, o a ricostruire, dove possibile, l’osso venuto a mancare intorno alle radici, con tecniche di rigenerazione che utilizzano osso sintetico e membrane collageniche.

Indispensabili sono poi un corretto regime igienico, un costante controllo periodico da parte del Dentista, con intervalli che possono andare dai 30 gg., ai 3/4 mesi, invece dei 6 mesi previsti nei soggetti senza problematiche di questo tipo. Determinante poi l’astensione COMPLETA dal fumo, che rappresenta uno dei fattori causali e concausali rilevanti nella genesi di questi stati patologici. Statisticamente, l’incidenza delle affezioni parodontali è 10 volte più rilevante nei fumatori e questo dovrebbe indurre la maggior parte di questi soggetti a dire BASTA ad un’abitudine così insulsa!

E ci limitiamo alle sole affezioni del cavo orale…