Implantologia

Noi pratichiamo la chirurgia impiantare dal 1984, come veri pionieri della specialità. All’inizio le tecniche e le tipologie di impianto in titanio erano molto diversificate, non essendo ancora chiaro il meccanismo di fissaggio nell’osso. C’era chi metteva lamine in titanio, che venivano posizionate creando una breccia nell’osso, dove poi venivano spinte, con colpetti di martelletto chirurgico, con la necessità di grandi incisioni delle mucose, trauma chirurgico di una certa entità e conseguenti problemi di edema e dolore post-intervento. Dopo pochi posizionamenti con questa tecnica, la abbandonai senz’altro a favore delle viti, che al tempo avevano forme, dimensioni e modalità di connessione protesica molto difformi tra le varie marche disponibili.

Oggi si è arrivati ad una certa standardizzazione delle forme e delle connessioni protesiche degli impianti a vite in titanio, con un elevato grado di qualità degli stessi ed un livello di sicurezza (vedi sterilità) decisamente superiore. Le tecniche che utilizzo sono essenzialmente 2: quella tradizionale, che prevede la sommersione e copertura completa dell’impianto; quella trans-mucosa, dove il colletto esterno della vite rimane visibile,appena fuori dalla gengiva.La scelta di una o dell’altra tecnica è legata al tipo di osso nel quale viene posizionata la vite e alle caratteristiche delle funzioni protesiche che dovranno essere sviluppate in quella sede.
Comunque, dove possibile, l’intervento è eseguito con tecnica FLAPLESS, che significa senza incisioni delle mucose e senza la necessità di suture, con tempistica che non supera i 15 minuti per singolo impianto. La grande esperienza e manualità acquisite rendono possibile ciò, ovviamente dopo un serio e accurato studio preliminare della situazione clinica e radiologica della sede chirurgica, mediante Rx panoramiche e TAC dentali, oltre a cerature diagnostiche con eventuali guide chirurgiche realizzate sul modello personale della dentatura del Paziente.
Laddove invece le condizioni osteo-mucose rendessero difficile o comunque inopportuno l’intervento senza incisione gengivale, questa sarà sempre limitata e le suture saranno posizionate e rimosse senza fastidio alcuno, diminuendo per quanto possibile il disagio al Paziente.
Le viti in titanio chirurgico utilizzate sono prodotte da aziende leader del mercato, rispondenti a tutte le certficazioni richieste dalla legge,e progettate e costruite secondo i più recenti dettami della moderna scienza implantologica.Al Paziente viene rilasciato un tesserino di codifica del tipo, del lotto di produzione, del sito chirurgico di posizionamento della vite.

Dopo l’intervento, in genere non è richiesta alcuna specifica raccomandazione, salvo l’astenersi da alcolici, caffè o cibi e bevande bollenti, l’astenersi dal fumare (che comunque sarebbe SEMPRE da evitare…) e l’igiene orale scrupolosa, integrata da colluttori a base di clorexidina 0,2%. Solo nei casi più complessi, si proseguirà con l’assunzione di antibiotici, che viene prescritta come profilassi consigliata pre-intervento, e con impacchi di ghiaccio locale, al fine di diminuire l’edema post-operatorio.